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Venerdì 17 Marzo 2017 VISITA GUIDATA Chiesa di S. Maria della Fava

Appuntamento alle ore 15,30 in Campo della Fava

La chiesa sorse nel 1496 per ospitare una miracolosa immagine della Madonna col Bambino. La primitiva chiesa venne poi completamente ricostruita quando il complesso passò all’ordine di San Filippo Neri nel 1662. I lavori iniziarono nel 1701 diretti da Antonio Gaspari che ebbe difficoltà a far accettare il suo progetto ispirato alla tradizione romana con pianta ovale, cupola e tamburo. Il risultato di compromesso fu il particolare interno a pianta centrale con angoli smussati solo leggermente ovale.

Il curioso toponimo della Fava deriva, secondo la tradizione, da un’antica pasticceria celebre per le Fave dei morti, un dolce tipico della ricorrenza del 2 novembre. E’ più probabile, però, che derivi dalla famiglia Fava.

VISITA GUIDATA ALLA SCALA CONTARINI DEL BOVOLO ( SOLO PER I SOCI)

La Scala a chiocciola più imponente e pregevole di Venezia è una perfetta sintesi di stili diversi: rinascimentale (per l’utilizzo di alcuni elementi come i capitelli), gotico (per la tecnica costruttiva) e veneto-bizantina (per la forma).

Fu commissionata da Pietro Contarini presumibilmente intorno alla fine del 1400 allo scopo di decorare la facciata dell’adiacente Palazzo di San Paternian di proprietà dell’illustre famiglia veneziana. La realizzazione di quest’opera, infatti, non aveva avuto in un primo momento un obiettivo di funzionalità, ma consisteva principalmente in una atto di prestigio e mirava essenzialmente all’ulteriore crescita della popolarità della casata.

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9 FEBBRAIO 2017 ORE 15,30 – VISITA GUIDATA ALLA SCALA CONTARINI DEL BOVOLO ( SOLO PER I SOCI)

La Scala a chiocciola più imponente e pregevole di Venezia è una perfetta sintesi di stili diversi: rinascimentale (per l’utilizzo di alcuni elementi come i capitelli), gotico (per la tecnica costruttiva) e veneto-bizantina (per la forma).

Fu commissionata da Pietro Contarini presumibilmente intorno alla fine del 1400 allo scopo di decorare la facciata dell’adiacente Palazzo di San Paternian di proprietà dell’illustre famiglia veneziana. La realizzazione di quest’opera, infatti, non aveva avuto in un primo momento un obiettivo di funzionalità, ma consisteva principalmente in una atto di prestigio e mirava essenzialmente all’ulteriore crescita della popolarità della casata.

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