Chiesa di San Sebastiano
e Chiesa dell’Angelo Raffaele
Visita guidata
Appuntamento alle ore 15,00 in Campo San Sebastiano Dorsoduro
Visita a Contributo libero
La chiesa di San Sebastiano, per ciò che conserva, rappresenta uno dei più importanti luoghi dell’arte veneziana, riunendo il più straordinario corpus di opere di Paolo Caliari detto il Veronese.
Sul sito dove sorge attualmente la chiesa in precedenza si trovava un ospizio fondato dai frati della Congregazione di San Girolamo attorno al 1393. Tre anni più tardi accanto all’ospizio venne fondato anche l’oratorio di “Santa Maria piena di grazia e giustizia” che nel 1455 fu ampliato e nel 1468 trasformato in una chiesa dedicata a San Sebastiano martire.
La chiesa attuale venne iniziata nel 1506 su progetto di Antonio Abbondi, detto lo Scarpagnino, fu terminata nel 1548 e infine consacrata nel 1562. Il progetto è sobrio ed essenziale, sia per rispetto alle esigenze spirituali dei committenti, la cui regola monastica prevedeva uno stile di vita severo e modesto, sia per le ridotte risorse finanziarie messe a disposizione. Il nuovo edificio, rispetto al precedente, ebbe un differente orientamento: la facciata fu rivolta verso il rio, in asse con il ponte e fu ricavato un piccolo sagrato di forma triangolare.
La chiesa, vero mausoleo veronesiano, conserva anche le spoglie del maestro.
Chiesa dell’Angelo Raffaele
La chiesa sorge in una delle zone più antiche della città, tra le prime ad essere stabilmente abitate. Secondo la tradizione, sarebbe una delle otto chiese che San Magno Vescovo di Oderzo, fece erigere agli albori della città, risalendo così addirittura VII secolo. Risulta documentato che una chiesa in questa ubicazione andò distrutta in un incendio nell’anno 899 e venne ricostruita, salvo andare distrutta, sempre per incendio, altre due volte, nel 1106 e nel 1149, e venendo sempre ricostruita.
All’inizio del Seicento le precarie condizioni statiche dell’edificio ne resero necessaria un’ulteriore ricostruzione completa, che fu portata a termine nel 1639 dall’architetto Francesco Contin,
I lavori delle decorazioni all’interno, in particolare la realizzazione dei dipinti e delle statue, proseguirono anche nel Settecento, per concludersi tra il 1743 e il 1749.
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